Forse questa che sto per postarvi è la ricetta che più mi sta a cuore.
Rappresenta le mie origini, la mia cultura culinaria, la mia regione.......la Romagna.
La terra di Artusi, autore del libro "L'arte di mangiar bene", non è famosa solo per la piadina, pane dei Romagnoli nei secoli.
Le sue specialità casearie forse sono altrettanto note, e di certo ne condividono l'eccellenza gastronomica: in particolare
la tradizione dei formaggi tipici della zona è il tesoro che da cinquant'anni, di generazione in generazione, si tramanda nella famiglia Raduano nel Caseificio Pascoli, a Savignano sul Rubicone(FC).
Luciano,Marinella e Annalisa hanno fatto della qualità, dell' artigianalità e della valorizzazione dei prodotti locali i capisaldi della loro impresa e su questa filosofia producono formaggi freschi e stagionati tipici romagnoli come il formaggio di fossa DOP e lo squaquerone DOP.
Grazie alla certificazione la famiglia Raduano si impegna costantemente a tutelare i consumatori in quanto ogni processo di produzione dal reperimento delle materie prime alla produzione è garantito:
Latte Romagnolo, sale dolce delle saline di Cervia sono gli ingredienti del loro celebre Squacquerone “il primo Squacquerone certificato in Italia”.
Rappresenta le mie origini, la mia cultura culinaria, la mia regione.......la Romagna.
La terra di Artusi, autore del libro "L'arte di mangiar bene", non è famosa solo per la piadina, pane dei Romagnoli nei secoli.
Le sue specialità casearie forse sono altrettanto note, e di certo ne condividono l'eccellenza gastronomica: in particolare
la tradizione dei formaggi tipici della zona è il tesoro che da cinquant'anni, di generazione in generazione, si tramanda nella famiglia Raduano nel Caseificio Pascoli, a Savignano sul Rubicone(FC).
Luciano,Marinella e Annalisa hanno fatto della qualità, dell' artigianalità e della valorizzazione dei prodotti locali i capisaldi della loro impresa e su questa filosofia producono formaggi freschi e stagionati tipici romagnoli come il formaggio di fossa DOP e lo squaquerone DOP.
Grazie alla certificazione la famiglia Raduano si impegna costantemente a tutelare i consumatori in quanto ogni processo di produzione dal reperimento delle materie prime alla produzione è garantito:
Il nome rappresenta l’innata ironia e la gioia di vivere
del popolo romagnolo; infatti, mentre per alcuni sembra che derivi dal modo sgangherato in cui ridevano e ridono
ancor oggi i contadini, altri giurano che così è stato chiamato
per la sua morbidezza, visto che “squaquaron” ricorda
il rumore prodotto dalle cose che si squagliano.
Lo Squacquerone è un formaggio fresco che va consumato velocemente, la sua pasta è morbida non cremosa come quella che invece caratterizza lo stracchino.. è ottimo spalmato su piadine, focacce, tigelle o pane, arricchisce timballi e crespelle ed è un eccellente condimento per la pasta ma io ho pensato di elaborare una ricetta personale, in cui lo squacquerone diventa il protagonista indiscusso di un portata non salata, ma bensì dolce.
Mi sono detta: "perchè abbinarlo sempre alla piadina o ad un companatico?Abbiniamolo a dei fichi...." Così è nata una crostata allo squacquerone e ai fichi caramellati davvero speciale!
INGREDIENTI(per una tortiera da 26 cm di diametro)
per la pasta frolla:
120 gr di burro
300gr di farina 00
100 gr di zucchero semolato
1 uovo
1 tuorlo
semi di una bacca di vaniglia (ma se preferite si può utilizzare anche la vanillina)
per il ripieno:
150 gr di ricotta "Nuvola di latte"
250 gr di squacquerone DOP
1 tuorlo
70 gr di zucchero
5 gr di fecola di patate
fichi caramellati
zucchero a velo e fichi caramellati per guarnire
PROCEDIMENTO:
- per la pasta frolla:
- aggiungere alla farina il burro a pezzetti precedentemente ammorbidito tra le dita, quindi incorporare lo zucchero, l'uovo intero, il tuorlo, i semi della vaniglia ed impastate velocemente il tutto.
- Formate un panetto e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti in frigorifero avvolto dalla pellicola trasparente.
per il ripieno:
- Setacciare la ricotta e lo squacquerone in modo tale da ottenere un composto molto omogeneo e vellutato: a questa crema aggiungere zucchero, il cucchiaino di fecola di patate (anch'essa setacciata) ed il tuorlo. Amalgamare bene anche in questo caso facendo attenzione a sciogliere tutti i grumi nel composto.
Composizione del dolce:
nella teglia imburrata ed infarinata, stendere la pasta frolla, dopo averne mantenuta una piccola parte che servirà a realizzare piccole strisce da posare sulla crostata.
A questo punto stendere sulla superficie i fichi caramellati poi il ripieno di squacquerone.
Livellare bene e posarci sopra delle strisce di pasta frolla incrociandole in maniera tale da ottenere una griglia.
Infornare in forno preriscaldato modalità statica a 180°per 30/40 minuti.
La crostata deve mantenersi abbastanza morbida e dorata in superficie: fate raffreddare e infine decorate a piacere con dello zucchero a velo, fichi e/o mandorle.
Ringrazio di cuore il Caseificio Pascoli srl
per la disponibilità degli ingredienti di eccellenza che hanno reso questa ricetta ancora più magica.......
per la disponibilità degli ingredienti di eccellenza che hanno reso questa ricetta ancora più magica.......
Complimenti per la ricetta!! Se la faccio il giorno prima o è molto meglio il giorno stesso? ☺️ Grazie!!!
RispondiEliminaPamy
In verità sarebbe meglio farla il giorno prima...risulterà molto più gustosa e più compatta al taglio!inoltre la crostata può conservarsi bene anche per 2/3 giorni( se ci arriva!) un bacione!
RispondiEliminaAzzurraaaaaaaaaaa, questo ripieno così fondente mi piace da impazzire! Amo lo squacquerone e amo i dolci con il formaggio. Giuro che non te ne lascerei una briciola! :D
RispondiEliminaUn abbraccio tesoro, buon weekend.