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venerdì 15 giugno 2018

Ravioli con asparagina selvatica, edamame e fiori eduli




Da sempre e per sempre la domenica è sacra. 
La si potrebbe definire una sorta di rituale conviviale, che unisce ancor di più la famiglia.
A casa mia ci si spartisce i ruoli, c'è chi pensa al dessert, chi agli antipasti e secondi, chi ai contorni, chi si dedica al sugo per la portata principale. 
Ciò che non manca mai, estate o inverno che sia, è il primo piatto.
Quando mi è stato chiesto di pensare ad una ricetta  per #ilpranzodelladomenica, un progetto in collaborazione #ConFini , non potevo non pensare a qualcosa di estremamente naturale e fresco, da degustare tutti insieme sotto il portico di casa, baciati timidamente dal sole.



Ingredienti 
(per 4 persone):
350  gr di ravioli ricotta e ortica Fini
200 gr di asparagina selvatica 
4 cucchiai di olio evo
200 gr di edamame, fagioli di soia 
sale dolce di Cervia qb
pepe nero qb 
fiori eduli per decorare

Mettere a bollire una pentola con dell'acqua.
Al momento dell'ebollizione aggiungere una manciata di sale.

Preparate il condimento per i ravioli mondando le asparagine selvatiche.
Per questa preparazione consiglio di utilizzare  solo la punta, la parte più tenera 
(la parte più coriacea, il gambo, potete riutilizzarlo preparando una vellutata o un brodo vegetale).
Saltare il tutto per 6/7 minuti in una padella con un filo d'olio evo con le edamame.
Salate e pepate a piacere. 

Portate a cottura nell'acqua bollente i ravioli,
quindi condite direttamente nella padella con il condimento.

Decorate il vostro piatto con asparagina selvatica tagliata sottilmente per il lato lungo, un filo di olio a crudo ed erbe aromatiche 
(io ho optato per i miei amatissimi fiori eduli)












giovedì 3 dicembre 2015

Il nuovo Ristò, adesso è #gustogiusto



Prima di giovedì scorso, se pensavo a Ristò, mi veniva subito in mente un luogo di ristorazione tipico dove consumare un pasto frugale all'interno di un centro commerciale.
Parlo al passato, perchè il Ristò da pochissimo, ha cambiato decisamente vestito e filosofia.
Il locale è stato completamente rinnovato: nell'assortimento, nelle modalità di servizio, negli spazi e nel design.



martedì 22 settembre 2015

Simone Rugiati per Stosa Store Bologna

 -Showcooking- per definizione è un nuovo modo di concepire la creazione di un piatto.
Uno chef cucina dal vivo, trasferendo ricette, trucchi e curiosità ad un pubblico più o meno ampio che assiste all'evento.

 Attenzione però: c'è modo e modo di fare uno showcooking.

 Ho assistito a tanti eventi di questo tipo, ma quello di Domenica 20 settembre di Simone Rugiati presso lo store di Stosa Cucine non è stata una semplice lezione formale, ma, per quanto mi riguarda (e sono sicurissima di non essere la sola a pensarla così), una vera rivelazione, seguendo l'ottica di fare un vero e proprio show. 

Lo chef  Rugiati ha utilizzato la sua professionalità condendola con una generosa dose di passione e simpatia, per presentarci in diretta la composizione di due piatti speciali, pensati apposta per lo show cooking organizzato da Stosa Store Bologna.
E' stata anche l'occasione per presentare PRIME Home, una realtà che opera nel settore dell’interior design, in grado di fornire al cliente un servizio su misura per ogni tipo di rinnovamento, restyling e ristrutturazione.

Poco prima dello showcooking Simone si è reso disponibile per scattare simpatiche foto e fare una intervista con noi blogger in cui ci ha raccontato tanto di sè passando dagli argomenti più formali e seriosi, fino ad arrivare al ricordo della sua infanzia descrivendo anche un pò commosso la cucina delle nonne, un grande esempio per lui, che l'hanno svezzato con i piatti tipici e tradizionali della cucina toscana.

Piatti semplici ma ricchi di carattere e sapori genuini anche quelli che ha presentato in diretta subito dopo, quindi replicabili in quanto composti da elementi di facile reperibilità sul mercato, nel rispetto della stagionalità degli ingredienti, un fattore, per lo stesso Chef, di primaria importanza.

L'impiattamento poi, è stato magistrale:
dapprima i tagliolini con porcini freschi e speck croccante su vellutata di zucca  
poi una insalata calda con gamberi croccanti, finta maionese e mandorle tostate ci hanno letteralmente lasciato tutti senza parole.

Un' atmosfera unica di allegria e festa, che solo il buon cibo e Simone Rugiati possono portare, ha caratterizzato un ambiente magico e di design all'avanguardia stracolmo di persone per tutta la serata.

Lascio descrivere tutto ciò alle foto, che forse, da sole valgono più di tanti discorsi
ma non prima di aver ringraziato ufficialmente tutto il gruppo fantastico di Stosa Cucine e lo staff veramente professionale di Noetica.





L'intervista e le foto...







mercoledì 18 marzo 2015

La pasta sfoglia romagnola: corso di cucina pratica


Aggiorno il blog il giorno successivo al corso di cucina della pasta sfoglia: chi mi segue sulla pagina Facebook ed Instagram ha già potuto osservare gli splendidi risultati della serata di ieri sera.

Innanzitutto ammetto che ero un po' preoccupata del risultato che sarebbe potuto venire fuori da ben tredici ragazze e due ragazzi con un matterello in mano per sole due ore, invece.....sono proprio orgogliosa di tutti voi! 

Per questo appuntamento abbiamo avuto l'onore di ospitare quella che per tutti noi e' diventata un vero mito: la vera azdora romagnola! 

Non voglio dilungarmi troppo e farei parlare le foto che reputo oro, perché ....
"la tradizione non consiste nel mantenere le ceneri mantenere viva la fiamma"...

Viva la saggezza autentica a verace, viva la Romagna e viva la passione per la cucina!
Come sempre un grazie immenso all'associazione MadeinSanMauro per la disponibilità e la professionalità nell'organizzazione dei corsi, in una magnifica location come quella della Locanda dei Fattori! 



lunedì 16 febbraio 2015

Pasta e ceci (ricetta veloce, anzi velocissima)


Qui in Romagna piove a dirotto da questa notte ed io oggi mi consolo con una gustosissima e rapidissima pasta e ceci....
Sfido chiunque a suggerirmi rimedio migliore!
Penso che la pasta e ceci sia un piatto troppo sottovalutato.
Eppure i ceci sono una buona fonte di acidi grassi essenziali, contengono un buona percentuale di carboidrati, sono nutrienti e digeribili: basti pensare che un etto di ceci cotti apporta solo 120 calorie, ma fornisce molte vitamine, proteine e minerali, soprattutto ferro e calcio (117 mg per 100 g.). 
Quindi fanno bene, sono veloci da preparare,  economici, non fanno sporcare troppe pentole durante la cottura e soprattutto sono buonissimi! il procedimento è davvero semplicissimo… potete usare i ceci secchi o quelli in barattolo, io ho usato quelli precotti in barattolo per questioni di rapidità di esecuzione.



sabato 3 maggio 2014

Gnocchi di ricotta in salsa di barbabietole, patata bianca e pecorino


Una buona foto di cibo deve parlare senza parole. A un buon fotografo non servono le didascalie per descrivere il contenuto dell’immagine. Quelli che sembrano dei semplici gnocchi di patate, in realtà non lo sono in quanto ho sostituito il classico tubero con dell'ottima ricotta "Nuvola di latte" del Caseificio Pascoli . Morbidi e profumati questi gnocchi entrano con prepotenza e entusiasmo nel menù fisso della mia trattoria virtuale.

 Questo post è dedicato a chi sostiene che io sappia solo fare pasticceria (non che la cosa mi dispiaccia, penso che sia una vera e propria arte a se stante) ma io a casa cucino molto più spesso portate salate.

No ma voi credevate che io mi sarei fermata agli gnocchi di ricotta? No, risposta esatta!
Allora... é primavera...E fin qui ci siamo. Volevo creare degli gnocchi soffici e leggeri serviti con un colore fresco, che facesse molto printemps e glamour. 
L'ingrediente perfetto per i miei gioiellini è senza dubbio la Signora Barbabietola, magari abbinata alla patata bianca e al Pecorino.

Provateli, sono belli, buoni e non da ultimo, vi faranno fare un figurone in caso di cene importanti...questo a parer mio si configura come un vero piatto gourmet.



venerdì 3 gennaio 2014

Cappelletti Romagnoli

I cappelletti romagnoli sono un piatto gustosissimo e tradizionale della cucina romagnola e vengono chiamati così proprio per la loro forma a cappello.


I cappelletti presuppongono la presenza di un' azdora che tiri la sfoglia e li prepari a mano, “chiudendoli”ad uno ad uno. Da queste parti succede ancora e chi ci guadagna è il palato.

Non sappiamo con esattezza da quanto tempo esistano i cappelletti, ma un’interessante testimonianza ce ne parla fin dal 1811, quando fu promossa un’indagine sulle tradizioni, le usanze, i dialetti e le superstizioni degli abitanti delle campagne.








INGREDIENTI: (Dose per 6 persone)
300 gr di farina
 60 gr di ricotta
sale
 4 uova
 60 gr di stracchino
un pizzico di noce moscata
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
 un uovo
 la scorza grattugiata di mezzo limone
 100 gr di petto di cappone o di pollo

PREPARAZIONE:
 passate nel tritacarne il petto di cappone (o di pollo) già cotto nel burro e ponete la carne macinata in una terrina insieme allo stracchino, alla ricotta, al parmigiano e aggiungete un uovo intero e un tuorlo. 
Rimescolate per amalgamare gli ingredienti, poi unite la noce moscata, la scorza di limone e il sale. Per la sfoglia, disponete la farina a fontana sulla spianatoia, rompetevi al centro le uova, unite il sale e impastate tutto energicamente. 
Stendete sottilmente la pasta con il matterello e ricavate con il tagliapasta rotondo tanti dischi regolari di sei cm di diametro. 
Sistemate un pochino di ripieno all'interno di ogni disco, ripiegatelo su se stesso formando una mezza luna, premete bene con la punta delle dita tutto il bordo affinchè il ripieno non fuoriesca. 
Congiungete i due punti estremi della mezza luna di pasta, dando forma circolare alla base del cappelletto.
Cuocete i cappelletti in un buon brodo di cappone o di pollo.

martedì 17 dicembre 2013

I Passatelli romagnoli

Figlia di mamma Santarcangiolese, e di padre Sammaurese: senza alcun dubbio mi posso considerare una romagnola purosangue. Quindi per me è un onore ed un onore fornire la 
ricetta dei Passatelli.

Ingredienti semplici che, uniti insieme, creano un piatto molto gradito della tradizione romagnola.

In passato, durante i giorni di festa, erano protagonisti indiscussi e tradizionalmente venivano cotti in un brodo di carne delizioso. Si preparano ancora, naturalmente, ma anche asciutti.
Inoltre è possibile cambiare gli ingredienti di base:ad esempio col formaggio di fossa invece del parmigiano. Si possono aggiungere spinaci, carote, zucchine... o quello che più preferite!




Serve un attrezzo: in passato era comune "e fér" un disco forato a forma concava, con i manici laterali. Ora è più facile che nelle case ci sia uno strumento per i passatelli molto simile allo schiaccia patate, ma con fori più grandi.



E' fondamentale usare il pangrattato di pane tipo toscano o pugliese, non condito di olio, strutto, condimenti grassi in genere, grattato in casa, quindi non usare quello acquistato perché c’è il rischio che diventino una poltiglia.

INGREDIENTI (per 4 persone):


2 uova medie 
200 gr di parmigiano grattugiato
300 gr di pane grattato
1 grattata di buccia di limone (facoltativa)
noce moscata
pepe
sale 


PREPARAZIONE:

Acquista pane toscano o pugliese. Quello che ti avanza taglialo a fette e quando sarà ben secco grattalo.

Dopo aver amalgamato tutti gli ingredienti - pangrattato, parmigiano, noce moscata, sale, pepe e uova per ultime - lascia riposare l’impasto avvolto nella pellicola in frigorifero minimo 2 ore. L’ideale sarebbe prepararlo la sera prima (in tal caso lo tiro fuori un paio d'ore prima di passarli nell'apposito attrezzo, altrimenti sono eccessivamente duri). 

L’impasto dev’essere abbastanza sodo, in caso contrario io sconsiglio di aggiungere un po’ di farina ma di utilizzare il pangrattato.Viceversa,se si presenta troppo duro, aggiungete un po' di brodo per ammorbidirlo.

Se non hai l’attrezzo apposito puoi usare lo schiacciapatate a fori grossi. Lasciali cadere finché non otterrai dei lunghi fili, dai bordi crepati.

Cuocili nel brodo (di carne o pesce) in bollore ed appena vengono a galla sono pronti. Per i passatelli asciutti, invece, lessali in acqua salata, scolali e passali in padella con il condimento che preferisci.

Per il brodo di carne
INGREDIENTI:

4 litri d'acqua
300 gr di carne di manzo
1/4 di gallina o cappone 
una costa di sedano 
1 cipolla 
1 chiodo di garofano
1 carota 
5 gambi di prezzemolo


PROCEDIMENTO:

Per il manzo, i tagli più adatti a preparare un buon brodo sono il doppione, il muscolo, la sottospalla, la noce, il cappello del prete, il brione, la punta di petto, la pancia, la coda, il girello di spalla e la parte gommosa.

Per quanto riguarda, invece, la carne di cappone o di gallina, qualunque parte va bene e potrete anche utilizzarli interi, dopo averli puliti accuratamente e privati delle interiora. 
Prendete un tegame di terracotta o, in alternativa, una pentola molto capiente a fondo spesso, che garantisce una temperatura di ebollizione costante. 
Versatevi l’acqua fredda e unite i pezzi di carne, poi fatela riposare per circa trenta minuti. Se volete rendere il brodo ancora più ricco, potete utilizzare in aggiunta alcune ossa di manzo.

Collocate quindi la pentola su un fuoco molto basso e portate il brodo ad ebollizione assai lentamente. Salate leggermente ed eliminate con cura, usando l’apposita schiumarola (o mestolo forato) la schiuma e le impurità che di mano in mano si formeranno in superficie.
Quando il brodo risulterà ben limpido, spegnete il fuoco.
 Una volta intiepidito, rimettete il brodo a bollire a fuoco lento, unendovi il sedano, la carota intera pelata, il prezzemolo e la cipolla sbucciata, nella quale avrete conficcato un chiodo di garofano (che dovrete rimuovere a fine cottura).

Fate sobbollire il brodo molto lentamente, tenendolo coperto, e lasciatelo cuocere a fuoco bassissimo per almeno 3 ore. Poco prima di allontanare la pentola dal fuoco, salate il brodo con una presa di sale grosso.
 Ultimata la preparazione, filtrate il tutto con un colino conico, lo chinois.

Lasciate quindi raffreddare il brodo ottenuto in un ambiente freddo, fino a quando si formerà una patina di grasso addensato sulla superficie.
Infine, aiutandovi con il mestolo forato, rimuovete per intero o in parte lo strato untuoso (a seconda di quanto richiesto dalla ricetta) così da ottenere, rispettivamente, un brodo totalmente o parzialmente sgrassato.



Idee di condimento per passatelli asciutti:
con vongole e ceci
con speck, rucola, scorza di limone grattugiata
con sughi di verdure, pesce o carne
con pomodorini pachino e pesto genovese
con salsa di parmigiano e tartufo