Visualizzazione post con etichetta primi piatti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta primi piatti. Mostra tutti i post

domenica 5 novembre 2017

Risotto alla zucca, squacquerone e noci


Ti ho aspettata tanto, ma alla fine sei qui.



Se potessi esprimere un desiderio sarebbe quello di poter avere a disposizione regina zucca tutto l'anno.

Ve lo immaginate? Zucca in estate, zucca in inverno, zucca in autunno e primavera: per ogni stagione tante ricette.

Tuttavia questa è una di quelle primizie che "se la tira", compare per il periodo di Halloween poi scompare e non si fa rivedere per almeno dieci mesi...ma cosa ci vuoi fare, io la adoro e penso di non essere la sola. Penso che sia un ortaggio che si presta a tantissime ricette in cucina: tortelli o cappellacci, zuppe, risotti, dolci e torte, ed inoltre essendo molto ricca di acqua, risulta un alimento ipocalorico.

Oggi ho preparato il pranzo io ed avevo pensato di preparare un semplice risottino.
Non so come mi sia venuto in mente di abbinarci dello squaquerone e persino delle noci, fatto sta che ho creato per caso, per errore, per fortuna (mettetela come volete) il risotto con la zucca più buono che abbia mai mangiato.
E' semplice, rifatelo, mi darete ragione.


INGREDIENTI 
(per 4 persone)

300 gr di riso arborio  Grandi Riso
300 gr di zucca 
rosmarino
uno scalogno
brodo vegetale o acqua bollente
sale dolce di Cervia
2 cucchiai di olio evo
burro e parmigiano per mantecare (facoltativi, io li ho evitati)
squaquerone DOP 
noci
qualche goccia di balsamico dell' Acetaia Malpighi

PROCEDIMENTO

Per prima cosa per preparare il risotto alla zucca pulite la zucca: privatela dei semi, tagliatela a fette, sbucciatela e riducetela a cubetti. Nel frattempo, mettete a rosolare in un tegame abbastanza grande lo scalogno finemente tritato con l'olio. Quando lo scalogno sarà ben dorato, aggiungete i cubetti di zucca e lasciate cuocere con un mestolo di brodo vegetale finchè questo non sarà sfumato dalla pentola. Ora aggiungete il riso e girate in continuazione per 3 minuti circa, ma attenzione: il chicco deve risultare lucido e non deve bruciare. Aggiungere un mestolo o due di brodo per volta aspettando che si assorba prima di versarne ancora, aggiustare di sale.
Spegnere il riso circa 3 minuti prima della cottura finita. 
Miraccomando.... lasciatelo morbido, non asciutto. 
Aggiungete se vi piace il parmigiano ed il burro (io ho evitato per non appesantire troppo il piatto) e mantecare il risotto rendendolo ancora più cremoso; e se non lo è abbastanza, aggiungere un po’ di brodo.
Decorate con rosmarino, qualche goccia di aceto balsamico, una quenelle di squaquerone DOP e noci tritate.

lunedì 25 aprile 2016

Risotto con crema di zucchina, edamame e broccolo romanesco


Vi è mai capitato di tornare a casa e non trovare niente -e dico niente- in dispensa? 
Ecco. 
Questo è il momento che preferisco. 
Una sfida fra me e la cucina. 
Ed anche stasera ho vinto io grazie agli 80 gr di riso, al broccolo romanesco e al pacchetto di edamame in freezer!
Una ricetta super sana󾀾󾓚 proprio come piace a noi, ricca di gusto e davvero perfetta per il periodo primaverile perché #greenisbetter e ciò che ci piace ci fa bene!


lunedì 16 febbraio 2015

Pasta e ceci (ricetta veloce, anzi velocissima)


Qui in Romagna piove a dirotto da questa notte ed io oggi mi consolo con una gustosissima e rapidissima pasta e ceci....
Sfido chiunque a suggerirmi rimedio migliore!
Penso che la pasta e ceci sia un piatto troppo sottovalutato.
Eppure i ceci sono una buona fonte di acidi grassi essenziali, contengono un buona percentuale di carboidrati, sono nutrienti e digeribili: basti pensare che un etto di ceci cotti apporta solo 120 calorie, ma fornisce molte vitamine, proteine e minerali, soprattutto ferro e calcio (117 mg per 100 g.). 
Quindi fanno bene, sono veloci da preparare,  economici, non fanno sporcare troppe pentole durante la cottura e soprattutto sono buonissimi! il procedimento è davvero semplicissimo… potete usare i ceci secchi o quelli in barattolo, io ho usato quelli precotti in barattolo per questioni di rapidità di esecuzione.



giovedì 5 febbraio 2015

Pasta integrale con radicchio trevigiano, speck e noci



Incredibile quanto io adori fare cose che la maggior parte della gente comune detesta fare...
Tipo fare la spesa!

E' che mi rilassa proprio, non c'è nulla da fare.

Penso che per realizzare un piatto eccellente sia necessaria la scelta zelante di materie prime ottime ed è quello che mi impongo ogni volta che acquisto una melanzana piuttosto che un ananas, ovviamente rispettando sempre la stagionalità degli ingredienti.


Questa mattina per esempio, recandomi al mercato mi sono incantata su una nuvola viola: 
vi giuro che c'era del radicchio Trevigiano "tardivo" che mi chiamava da lontano.

Con le sue foglie lunghe ed affusolate e il sapore intenso, molto vicino a quello "precoce" ma molto meno amaro, non è molto diffuso dalle mie parti. E' stata una sorpresa per me trovarlo e non me lo sono fatto scappare. Buono, fresco, facile da pulire, ed è anche  un ottimo rimedio anti-invecchiamento: è ricco di antiossidanti che frenano i processi di invecchiamento cellulare antinfiammatorio ed è indicato a chi ha problemi cutanei (foruncoli, piaghe), artrite e reumatismi. Ha un contenuto calorico basso (per il 92-94% è composto di acqua) ed è ricco di vitamina A, B1 e B2.
Insomma questo radicchio ha decisamente molta personalità in quelle foglie.




Trova la sua totale ragion d'essere abbinato a dadini di Speck e ad una manciata di noci...
Provate per credere, questo è uno di quei sughi da segnare subito nel ricettario!



lunedì 2 febbraio 2015

Cous cous, peperone rosso e calamaro alla cipolla di Tropea



Questo piattino un pò "gourmet"  nasce dalla disperazione di non avere nulla da mangiare in frigo ed in dispensa.
Ieri sono tornata a casa con una fame da lupo (erano già le 14) e speravo che mia madre fosse a casa ad aspettarmi con un bel risottino fumante...Invece ahimè, la solitudine totale regnava in casa e, soprattutto, in cucina. 
Scrutando bene nel frigorifero vedo un tupperware con all'interno della seppia bollita della sera prima: ottimo.
Avrei anche potuto fare una insalata di calamaro con olive e patate, invece è proprio in questi casi che si accende la sfida all'interno del mio cervello: ho messo a bollire un pò d'acqua, ho inserito il cous cous (quello a cottura rapida, rapidissima), condito il calamaro ridotto a cubetti con olio evo e cipolla di Tropea, un pizzico di sale ed assemblato il tutto all'interno di un coppapasta tondo intervallando cous cous e calamaro da dadini di peperone rosso crudo.





sabato 20 settembre 2014

la Paella e la ricetta perfetta



Che irritante sensazione provo di fronte alle ricette segrete.

 Le ricette tramandate da generazione in generazione, con ingredienti e procedimenti mitologici. Quei piatti che se vuoi puoi trovarli solo qui. Mi ritorna in mente un cortometraggio di Alfred Hitchcock. Lui, critico gastronomico famoso e temuto, noto per la sua capacità di individuare ogni ingrediente presente in un piatto, viene sfidato da un ristoratore. Il suo orgoglio ferito, per non esser riuscito ad indovinare questa volta l’ingrediente segreto, e la sua smodata curiosità lo porteranno a diventare il nuovo ingrediente misterioso del ristorante. Morale della favola? Esigo trasparenza. Voglio sapere precisamente cosa c’è nel piatto che sto mangiando! Sperando di non fare la fine del critico, però. Inoltre un pò di generosità culinaria non può che giovare.

 Non nascondete le ricette, diffondetele. 



Altrimenti mi vien da pensare che sono solo trovate pubblicitarie. E' da un pò (molto) tempo che volevo arrivare a sapere la ricetta della paella perfetta, ma il segreto era sempre insito all'interno del racconto di coloro a cui la domandavo a partire dagli ingredienti.In reltà non tutti sanno che la paella è un piatto di origini antiche e poverissime, la parola paella deriva dall'arabo e letteralmente sembra che significhi "avanzi".
E in effetti, questa nasce come piatto poverodove venivano raccolti i cibi avanzati, ed è per questo che i nobili di Valencia, città d’origine, non la consumavano mai. Io, dopo varie ricerche e sperimentazioni sono riuscita a raggiungere il paradiso con questo piatto e voglio assolutamente che lo proviate anche voi: da soli, con amici, con il marito,amanti o con chi volete, l'importante è che lo proviate. 


mercoledì 10 settembre 2014

Quinoa, Mon Amour


Chi mi conosce bene sa che io ho certi periodi in cui "impazzisco" letteralmente per certe cose: che siano marche di scarpe o borse, piuttosto che alimenti gastronomici poco importa.

Impazzisco.

Mi sembra chiaro che essendo una foodblogger, parlerò di moda in un'altra sede e passerò immediatamente ad illustrarvi della mia nuova fissazione nei confronti di un ingrediente a me sconosciuto (e anche snobbato, in verità) fino a pochi giorni fa:

 la Signora Quinoa.

Prima di assaggiarla pensavo fosse il solito ingrediente di moda per vegani e vegetariani, con un gusto simile ad un pezzo di cartone vecchio. Mi sbagliavo, e lo dico sinceramente.
 Ha un sapore particolarissimo, anche avvolgente se vogliamo.
Ho provato a cucinarla in versione sia dolce che salata ed ho riscontrato dei risultati meravigliosi.
Sapete perché è così buona e fa così bene? Ecco tutti i suoi segreti: 
La quinoa è “la madre di tutti i semi”: proprietà nutrizionali elevate, bontà assicurata e versatilità in cucina. 

Originaria del Sud America la quinoa è un alimento altamente digeribile,proteico e con poche calorie, dunque adatto ad ogni dieta, dal delicato sapore che ben si sposa con molte preparazioni.
 Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco, è anche un’ottima fonte di proteine vegetali. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi
La quinoa, inoltre, è particolarmente adatta per i celiaci, in quanto è totalmente priva di glutine, perfetta sia per gli adulti sia per i bambini.
Tostando i suoi semi  per qualche minuto prima di bollirli si incrementa notevolmente il sapore di questo “falso cereale“, perché non appartiene alla famiglia delle graminacee.
Può essere utilizzato come gli altri cereali, per preparare insalate, zuppe e minestre, per accompagnare carne e verdure, o potete fare come me...che sono 5 giorni che la mangio alla mattina per colazione!

Visto che siamo entrati in tema mens sana in corpore sano, vi illustro anche l'apporto energetico che contiene: 368 kcal per 100 gr.

Oggi vi voglio proporre tre modi per prepararla.
 La prima ricetta è una deliziosa insalata da fine estate, con un sapore davvero speciale, sarà forse perchè io i broccoli li mangerei anche alla mattina appena alzata.



Pochi freschie e semplici ingredienti come:

broccoli
ceci precotti 
quinoa
prezzemolo
pinoli tostati
olio extra vergine di oliva 
sale e pepe


Per prima cosa fate cuocere la quinoa in circa mezzo litro di acqua salata, secondo le istruzioni della confezione, poi scolatela e fatela raffreddare bene prima dell’uso.
Mentre questa si raffredda, mondate i broccoli, tagliandoli in pezzi non troppo piccoli (devono rimanere croccanti sotto i denti) e fateli rosolare in poco olio d'oliva, solo alla fine, inserite i ceci precotti.
Nel frattempo in un'altra padella antiaderente fate dorare i pinoli per pochissimi minuti dopodichè spegnete la fiamma.
Aggiungete la quinoa con la verdura rosolata, il prezzemolo tritato, infine condite con un po' di sale e pepe e se volete con un cucchiaio di olio a crudo.

La seconda idea che vi propongo è  l'abbinamento della quinoa allo speck, che con quel profumo leggermente affumicato si combina benissimo con il basilico.

lunedì 8 settembre 2014

Cous cous alle zucchine al profumo di menta e basilico



Dicevamo ricette superveloci superbuone e superleggere?

Eccone una fatta di niente...Questa è proprio sana-sana, semplice e una delle mie preferite.




Il cous cous usato in questa ricetta è quello facilmente reperibile in tutti i supermercati: essendo già precotto, i tempi per la preparazione sono di pochi minuti. Se si ha a disposizione del cous cous integrale non precotto sarà ancora meglio, basterà tener conto dei tempi di cottura poco più lunghi.

martedì 17 giugno 2014

Risotto alle zucchine con pomodorino "datterino" al profumo di limone


Sono sincera, non avrei mai pensato di postare proprio questa ricetta ma dopo il successo e le richieste derivanti dai miei followers di Instagram, abbasso le mani e chino la testa alla tastiera del computer.
Sono felice, anzi felicissima... Pensavo che questo risotto non venisse capito.

Riso e zucchine:"tipico cibo da ospedale".

Assolutamente no.

Se a questo binomio aggiungessimo dei dolcissimi pomodorini tipo "datterino", una grattugiata di scorza di limone, e del basilico fresco spezzato con le mani (miraccomando non usate coltelli altrimenti si ossiderebbe), otterrete un primo piatto sano, gustoso, ottimo per pranzi last minute estivi.

Se vi avanza (ma dubito) è meraviglioso anche freddo!


sabato 3 maggio 2014

Gnocchi di ricotta in salsa di barbabietole, patata bianca e pecorino


Una buona foto di cibo deve parlare senza parole. A un buon fotografo non servono le didascalie per descrivere il contenuto dell’immagine. Quelli che sembrano dei semplici gnocchi di patate, in realtà non lo sono in quanto ho sostituito il classico tubero con dell'ottima ricotta "Nuvola di latte" del Caseificio Pascoli . Morbidi e profumati questi gnocchi entrano con prepotenza e entusiasmo nel menù fisso della mia trattoria virtuale.

 Questo post è dedicato a chi sostiene che io sappia solo fare pasticceria (non che la cosa mi dispiaccia, penso che sia una vera e propria arte a se stante) ma io a casa cucino molto più spesso portate salate.

No ma voi credevate che io mi sarei fermata agli gnocchi di ricotta? No, risposta esatta!
Allora... é primavera...E fin qui ci siamo. Volevo creare degli gnocchi soffici e leggeri serviti con un colore fresco, che facesse molto printemps e glamour. 
L'ingrediente perfetto per i miei gioiellini è senza dubbio la Signora Barbabietola, magari abbinata alla patata bianca e al Pecorino.

Provateli, sono belli, buoni e non da ultimo, vi faranno fare un figurone in caso di cene importanti...questo a parer mio si configura come un vero piatto gourmet.